Mi chiamo Andrea, ho 32 anni e son sposato da sei con Laura. Sono di media statura. Capelli castani, occhi marroni, fisico normale, né grasso, né magro. Sessualmente parlando ho una dotazione assolutamente nella norma. Laura è una bella donna, alta un po’ più di me, bionda, occhi chiari, seno bello e tondo, labbra carnose e un bel culo, posto al culmine di due cosce snelle ed affusolate. Quando ci siamo conosciuti, otto anni fa, lei come me aveva già fatto le sue belle esperienze in campo sessuale. Bravissima nella fellatio, lo prendeva nel culo con estrema disinvoltura. Le è sempre piaciuto godere molto e intensamente, anche in fica. Dopo i primi cinque anni di matrimonio, durante i quali ho apprezzato molto le sue, appena decantate, virtù di brava femmina da letto, ho iniziato ad esser piuttosto curioso sul suo passato. Lentamente ho appreso che, a parte le occasionali scopate da sabato sera, dopo la discoteca, vi era un maschio che a lei era rimasto molto impresso e dal cui ricordo non si era mai del tutto separata. Luca, questo il nome del suo amico, era un ragazzo che lei aveva conosciuto fin dalle scuole medie. La loro l’amicizia era stata profonda. Fra di essi non vi era stato un legame tale da esser definito da “fidanzati”, ma un bel rapporto di sesso intenso e molto appagante per entrambi. In più di una occasione mi ha raccontato delle sconvolgenti scopate che si faceva con lui e del fatto che avesse un cazzo di dimensioni notevoli, sia in lunghezza che in circonferenza. Di come lui le avesse insegnato a succhiarlo, fino a fargli emettere un fiume di crema nella sua bocca, che poi lei ingoiava del tutto. Naturalmente tutto questo mi eccitava tantissimo, permettendomi di scoparla con ardore, quasi a voler competere con quel suo ricordo. In più di una occasione l’avevo immaginata fra le braccia dell’altro e mi ero dovuto segare furiosamente, per placare la forte erezione che questa fantasia mi procurava. Un anno prima di incontrare me, lui era andato all’estero con la sua famiglia e a lei era rimasta sempre la nostalgia di quell’amicizia così profonda. Poi, circa due mesi fa, la svolta. Laura, incinta di cinque mesi, era con me in fila per far l’ecografia, quando, improvvisamente, ha incontrato il suo amico.
«Luca! Ma che ci fai qui?»
Lo stupore e la gioia di lei è stata quasi sopraffatta dal piacere di lui che, vedendola, l’ha abbracciata e baciata in bocca, come se fosse sua moglie. Lei ha risposto con ardore al bacio. Ho avuto una violenta erezione, che ho faticato a mascherare. Lei, dopo aver risposto al suo bacio si è girata verso di me ed ha fatto le presentazioni.
«Amore, questo è il mio amico Luca, di cui ti ho parlato.»
Gli ho stretto la mano e li ho lasciati parlare un po’, ma poi, essendo il nostro turno, si son scambiati i recapiti telefonici e la sera stessa lui è venuto a cena da noi. Per tutta la serata è stato come se io non ci fossi. Hanno ricordato i momenti passati insieme e io ero così eccitato che, ad un certo punto, ho detto a mia moglie che, se ne sentisse il bisogno, avrei potuto uscire, oppure avrebbe potuto portar l’amico in camera e rinnovare il piacere di un tempo: giacere con lui. I suoi occhi hanno brillato di gioia; lei si è alzata, mi ha abbracciato e baciato, commossa.
«Amore, sei la persona più dolce del mondo. Ti amo e non puoi immaginare quanto questa tua disponibilità mi renda felice. Sai quanto ci tengo alla sua amicizia e la tua generosità mi porta a pensare che sei la persona più importante della mia vita. Con lui è solo sesso fatto bene, ma solo sesso, perché è te che amo! Perciò grazie, ma, ti prego, non mi lasciar sola: ti voglio accanto a me, mentre godo con lui.»
Da quella sera, sono passati due mesi. Abbiamo scoperto che lei è incinta di una bella bimba ed a me è piaciuto veder mia moglie godere così tanto, mentre Luca la chiavava. Come questa sera che li guardo, mentre lei è sdraiata su un fianco, con le mani che regge la pancia, dov’è nostra figlia. Luca, la sta penetrando da dietro. Laura tiene gli occhi chiusi e la bocca spalancata, godendosi quella lenta e piacevole penetrazione; a volte geme, emettendo dei piccoli sospiri di puro piacere. Luca l’ama moltissimo; questo l’ho capito in varie occasioni e riprese. Il loro, adesso, è amore puro, che però non mi esclude, anzi mi sento molto partecipe di questa relazione, che avviene sotto i miei occhi. Lo vedo da come la scopa, che le vuole un mondo di bene. Lo fa con molta attenzione, avendo cura di non farle male con il suo pene così grande. Naturalmente anche Laura ricambia il suo sentimento, altrimenti non avrebbe fatto l’amore con lui. Ho scoperto poi che, in realtà, erano molto intimi ai tempi del liceo e sono sempre stati molto legati. Dopo che si son ritrovati, Laura è diventata molto attiva sessualmente a causa della gravidanza e, per noi tre, è stato naturale far l’amore tutt’insieme. È così bello vederla felice, da farmi commuovere. Ora la scopa con calma. Ha messo le proprie mani sulle sue e insieme accarezzano la bambina. Sembra che stiano trasmettendo a mia figlia le sensazioni di piacere che stanno provando. Lui ha molta resistenza e voleva aspettare il suo orgasmo. Io mi son emozionato nel comprendere tutto il riguardo profuso nei confronti di Laura e, così, mi son seduto accanto a lei per accarezzarle i seni, che, sebbene fossero già abbastanza grossi, a maggior ragione per la gravidanza. Laura mi ha preso il cazzo in mano, ma io mi son allontanato, non era il mio momento. Ora era compito di Luca farla godere intensamente. Le ho stretto un po’ i capezzoli, finché un po’ del suo latte è cominciato a scorrere. Così mi son sdraiato ed ho cominciato a succhiarlo. Il gusto era buono, per me sapeva di ambrosia. Laura ha iniziato a scuotere la testa, mostrando che il suo orgasmo era prossimo. Luca ha accelerato il suo ritmo per venire insieme a lei. Le ho messo la mano sulla pancia per accompagnare mia figlia, in un momento così gioioso per sua madre. Quasi volevo che si rendesse conto che sua madre adesso stava godendo e questo non la doveva spaventare, ma farla gioire. Gli spasmi dell’orgasmo hanno cominciato ad esser sempre più intensi e hanno coinciso con i gemiti di piacere di Luca che, non appena lei è venuta, ha eiaculato nel ventre di mia moglie. I due erano abbracciati, lui ancora con il membro dentro di lei. Si son baciati teneramente e lei ha sorriso nel guardarmi.
«Come sempre è bellissimo godere con lui. Mi infonde tanta gioia e, nello stesso tempo, mi eccita cosi tanto, che godo moltissimo. Grazie amore per lasciarmi godere con lui, senza interferire. Sei una persona stupenda ed io ti amo.»
Come sempre, le sue parole mi riempiono di orgoglio e piacere. Adoro vederla soddisfatta. Poi lei si è spostata un po’ in avanti e, come sempre, il notevole cazzo di Luca era ancora infilato dentro di lei. Ho osservato che dalla sua fica slabbrata colava un po’ di seme, ma lei mi ha chiesto dell’acqua; gliene ho offerto ad entrambi; avevano sudato molto e non volevo che lei si disidratasse. Laura era radiosa, pienamente soddisfatta, come non l’avevo mai vista prima. Mi ha chiesto qualcosa da mangiare e io ho portato loro dell’uva. Quando son tornato, si stavano tenendo per mano, sul punto di baciarsi e ho aspettato un po’. Si sono uniti in un bacio caldo e profondo, riuscivo quasi a vedere la lingua di Luca muoversi dentro la sua bocca. Abbiamo mangiato insieme dell’uva. Era tutto così romantico: loro due che sembravano una coppia di innamorati adolescenti, che si guardano l’un l’altro e si imboccavano gli acini in bocca. Questa serenità fra noi e la loro complicità mi ha riempito di piacere. Poi Laura ha detto che lo voleva ancora e, senza nessuna esitazione, si è chinata verso il suo membro che, nonostante fosse a riposo, era ancora di buone dimensioni. Poi si è girata verso di me e, con un gesto del capo, mi ha fatto intendere che, se volevo abbeverarmi alla sua fonte, potevo farlo. Mentre lei si dedicava a far tornare duro il cazzo di Luca, io ho infilato la lingua fra le pieghe della sua ostrica, che tracimava dei suoi umori e del seme di Luca. Mentre io mi dissetavo, lei lo ha preso con una mano ed ha iniziato a baciarlo e leccarlo, come solo lei sa fare.
Con due dita ha scostato il prepuzio ed ha estratto il glande, un glande spesso e rosato. Se lo è messo in bocca e ci ha passato sopra la lingua. Poi ha iniziato a scendere lungo il tronco con le labbra, fino a prenderlo tutto in bocca. Il gioco ha subito avuto l’effetto di far tornare ben duro e teso il cazzo di Luca. Lei, evidentemente non ancora soddisfatta, ha iniziato a leccargli i testicoli, scendendo verso il suo ano. A quel punto Luca aveva una bella erezione. Mia moglie si è accovacciata di fronte a lui e passandogli una mano tra le gambe ha sistemato il membro all’ingresso della sua vagina. Ha preso a gemere forte, mentre sentiva l’intera lunghezza dell’asta entrare nella sua carne. L’ho osservata prendersi dentro quel grosso palo e poi ha cominciato a muoversi di lato, senza smettere di gemere. Lui la teneva per i fianchi, scopandola molto lentamente. Poi ha allungato le mani fino ai seni di Laura, che ha afferrato e strizzato facendola gemere ancor di più. Laura era sconvolta, perché la penetrazione era troppo profonda e sembrava molto stanca. Si è fermata ed io gli ho dato un sorso d’acqua e un bacio fortissimo sulla bocca.
«Non ce la faccio più! Cambiamo posizione.»
L’abbiamo aiutata ad alzarsi e a mettersi in ginocchio e lui si è messo dietro di lei. Ho visto il pene di Luca, enorme e rigido come un’asta d’acciaio, che si è appoggiato di nuovo nello spacco e lentamente è penetrato tutto dentro, mentre la teneva per i fianchi. Ha iniziato a muoversi, ma Laura non era a suo agio.
«No, così non va bene! Ho bisogno di una posizione più comoda.»
Allora le ho consigliato di far mettere Luca sdraiato sul bordo del letto con i piedi sul pavimento e lei sopra, con le spalle rivolte a lui ed anche lei con i piedi sul pavimento. Così poteva aver modo di controllare la penetrazione. Questa posizione è risultata molto soddisfacente per entrambi. Ha preso a muoversi molto lentamente, ma con il cazzo tutto dentro. Ho visto che ansimava di nuovo e si stava accarezzando la pancia. Quando ha iniziato a pizzicarsi i capezzoli, ho capito che stava per avere un nuovo orgasmo. Ha emesso un gemito e il suo corpo ha preso a tremare, indicando che aveva raggiunto il parossismo.
«Vengo! Adesso vengo! Mi sento benissimo! Ora!»
È stato un orgasmo molto intenso. Non avrebbe potuto esser diversamente, considerando il membro che la stava riempiendo tutta. Si è sollevata da lui piuttosto esausta. Si è seduta sul letto con Luca che era ancora in piedi davanti a lei.
«Avvicinati, che voglio far sentire a mia figlia il sapore del tuo seme. Dai, lasciati succhiare e poi vieni nella mia bocca.»
Lo ha fatto avvicinare e poi, prendendo il membro con entrambe le mani, se lo è messo in bocca. Ha cominciato a far scorrere le labbra lungo tutta la lunghezza del cazzo, mentre lo accarezzava con entrambe le mani. Luca non ha resistito a lungo al trattamento che mia moglie gli stava riservando ed ha eiaculato.
«Laura! Accidenti, sei meravigliosa! Laura, vengo! Bevi tutto, ingoialo!»
Quando ha visto che si irrigidiva prima dell’orgasmo, mia moglie ha serrato le labbra ed ha ingoiato tutto ciò che le veniva riversato in bocca. Ho visto che deglutiva molto, quindi mi è stato chiaro che gliene aveva schizzato tanto.
Lei non ha sprecato niente, proprio come piace a lei. Sfinita si è distesa supina sul letto. Lui le si è disteso accanto e io dall’altro lato. Entrambi eravamo lì ad ammirare il suo ventre gonfio di sette mesi. Lei ci ha sorriso.
«Ho deciso di chiamarla Silvia, come si chiamava mia madre. Questa sera le ho fatto assaggiare la crema di maschio e mi sembra, da come scalcia, che l’abbia gradita. Nei due mesi a seguire, continuerò a ingoiare il vostro seme e spero che a lei piaccia, perché vorrei che, da grande, divenisse una buona puttanella come me! Ho due maschi meravigliosi al fianco e non potrei desiderare altro dalla vita, se non una figlia che ripercorra la mia strada. Ora mi sento un po’ stanca e vorrei dormire.»
Ho fatto cenno a Luca di restar con lei e li ho lasciati abbracciati l’uno all’altro. Li ho lasciati dormire insieme tutta la notte, mentre io son andato a dormire sul divano. Nei due mesi successivi, lei ha ingoiato tutta la sborra possibile. Un po’ della mia, ma moltissima di Luca. Nostra figlia è nata perfetta, bella e vispa come la madre, di cui ha ripreso i tratti somatici e cresce circondata dall’amore di tutti noi. Abbaiamo preso una casa più grande con più camere, perché mia moglie è di nuovo incinta di cinque mesi.
Aspetta un bambino, che chiameremo Luca, in onore di suo padre; la famiglia cresce e, quindi, ci vuole più spazio. Io son l’uomo più felice del mondo, nel vederla sempre montata da lui, che la fa godere tantissimo e questo è amore puro.