Sto dormendo nuda nel letto, sono serena. È quella fase del sonno finale del mattino, sento un benessere che si propaga dal mio basso ventre. Percepisco perfettamente la sua lingua dietro di me. Ha dormito da me, o meglio sono poche ore che stiamo dormendo, abbiamo passato una notte bellissima. Mi sento donna come solo un’altra donna può farmi sentire. La sua lingua, sembra non essersi fermata per tutta la notte. Scivola sopra di me, arriva sul collo, mi bacia. Giro il viso, le do il buongiorno e mi risponde con un bacio appassionato. Mi tocca il corpo, lo carezza, sento le mani sulla schiena, sul sedere. Allarga i miei glutei, già indossa il nostro giocattolo, è ben determinata. Sento la punta entrare dentro di me, e dolcemente entra anche il resto, malgrado il giocattolo sia enorme, riesce a penetrarmi con amore, fino in fondo. Inizia a muoversi, riprende da dove ho avuto l’ultimo orgasmo questa notte. Inarco la schiena, e mi metto nella giusta posizione, afferra il mio sedere e spinge. Accidenti mi ha montato tutta la notte, ma ancora ho bisogno di lei e questa ragazzina impertinente ancora ha voglia di me. Prende il seno e gioca con i miei capezzoli, le lascio fare quello che desidera, mi fa godere e la mia voce dolcemente la chiama mentre bagno il giocattolo. Ho appena goduto del mio orgasmo, e sento che ha voglia di cambiare l’orifizio, ora possiede il mio sfintere, sta aprendo anche quello. La sua frenesia sessuale sembra la voglia di un adolescente pieno di ormoni che straripano. Recupera l’altro gioco da sotto il cuscino, sono ancora carponi e lo inserisce davanti. È mattina presto e già i miei buchini sono pieni, sono nelle sue mani sotto il suo corpo sodo. Sento la pancia piena, mi muovo sotto i suoi colpi, sono doppiamente sottomessa a lei e mi piace. Mi sodomizza con forza, ma è un piacere immenso. Lecca il mio collo mentre mi sbatte, ma non disdegna di muovere l’altro gioco davanti. Lo sfila non vuole farmi godere di nuovo, e l’aggiunge dove l’altro ha allargato il mio sfintere. Ora sono due e mi masturba con la sua mano piccola da ragazzina, vorrei che la infilasse dentro di me e mi riprometto di farlo al più presto. Le faccio togliere tutto, mi giro, vedo il suo volto bellissimo. Indosso il giocattolo e la faccio salire sopra di me. Le parti sono invertite, le carezzo le gambe, mentre lei mi cavalca, il suo viso cambia espressione, sta godendo è bellissima. Le afferro i glutei e ci baciamo. Appoggia il seno sulla mia bocca, lo succhio come se dovesse allattarmi. Ora è la sua voce che rimbomba, avrà sentito tutto il palazzo. Si accascia su di me, ci baciamo. La sua voce deve aver svegliato i bambini, li sentiamo ridere. Togliamo i giocattoli appena in tempo, montano sul letto, giocano e ci fanno gli scherzi. Non si stupiscono, di vederla nel mio letto, anzi ci giocano e lei è carinissima a sottostare ai loro giochi. Mi guarda e sorride, dal suo labiale capisco le sue parole…Ti amo. Mi alzo, sono appiccicosa normalmente mi infilerei in doccia, invece vado in cucina e sorprendentemente preparo la colazione per tutti. Arrivano per mano in cucina, lei ancora nuda e bellissima. Ci sediamo al tavolo e ci gustiamo la colazione. I bambini vanno nella loro camera a vestirsi, noi entriamo in doccia. Ci abbracciamo sotto l’acqua calda, le bacio il collo, scivolo sui seni belli pieni, la lingua accarezza la sua pancia giocando con l’ombelico, arrivo tra le gambe, le allargo leggermente. Succhio il suo clitoride, alzo lo sguardo, capisce cosa voglio, chiude gli occhi e lascia andare. Sento la sua pioggia dorata scivolare nella mia gola è lunga, è caldo il suo caldo. Mi fa tornare su e ora scende lei. Appoggio la gamba sulla parete, lei è di fronte la mia farfalla, ora sono io che le bagno il viso, indirizzo lo schizzo nella sua bocca, sembra bere in un giorno caldo d’estate in una tipica fontana romana. Usciamo, apre il mio cassetto e sceglie l’intimo da indossare, apre l’armadio e prende un mio vestito di Armani. È bellissimo vederla con le mie cose indosso. Deve incontrare una cliente, mi chiede se può tornare la sera e dormire da me ed io…
– Solo se porti la cena…
– Ceeertooooo e comunque cucino molto bene…..ciao amore mio…a stasera….ti amo..
– Ciao tesoro…
Chiudo la porta, rimango alcuni istanti a pensare, salgo nel mio studio e scrivo questo racconto….mi viene in mente un caro amico che mi dice…mi sorprenderei se indossassi gli slip….