Finalmente è arrivato il giorno della partenza di mio marito, povero, non che dia fastidio ma un po’ di giorni da dedicare a me stessa non guastano. Approfitto per prendere alcuni giorni di riposo dal mio lavoro, dove spesso capita di rimanere fino a tardi, per non parlare delle noiosissime cene e pranzi di lavoro. Tralascio la palestra, anche perché dopo gli eventi recenti non ho grandissima voglia di andare. Non per pudore o vergogna, ma semplicemente perché ho voglia di cambiare. Accompagno mio marito all’aeroporto, soliti bacetti inutili, ed è pronto per affrontare il suo volo. So bene che in tutti i suoi viaggi si comporta come tutti i maschietti, cioè da single. Non mi interessa molto la questione, non sono gelosa del resto la nostra è…una società solida con margini di miglioramento. Entrambi non potremmo affrontare i nostri carichi di lavoro, senza avere un’autonomia sensibile. E’ capitato di averlo…come dire colto in situazioni particolari, ma ho sempre fatto finta di non accorgermi. Anche lui sono sicura ha avuto tale comportamento. Ciò che mi ha sorpresa, è stata la lenta ma decisa inversione di tendenza delle immagini che riceve sullo smartphone. Le prime volte che mi è capitato di dare una sbirciatina, per pura curiosità, ho trovato foto anche particolarmente piccanti di bellezze tipiche del paese dove si reca. Mai stata gelosa, e tantomeno curiosa, ma un certo prurito mi viene al ritorno dei suoi… ma anche dei miei viaggi. Bisogna considerare che la fotografia è una sua grande passione e che per un soffio non è diventato il suo lavoro, ma oltre ai paesaggi, alle bellezze locali femminili, negli ultimi anni si sono palesate anche bellezze locali maschili. Non sono bigotta, ma la cosa, questa si mi generava una grosso disappunto. O per meglio dire… mi faceva e mi fa ancora sorridere, l’idea che debba nascondere queste cose. Ho percepito perfettamente questa sua….curiosità, una sera che stavamo sul divano a gustarci un bicchiere di vino, davanti alla televisione. Cogliendo l’occasione di essere alla fine della bottiglia e della battuta del film che avevamo di fronte, ma che non seguivamo attentamente ho fatto una domanda diretta a…bruciapelo… – in questi anni hai mai avuto la tentazione di andare con un uomo? – La risposta non è stata immediata, un po’ per la poca lucidità dovuta al vino ma probabilmente perché non si aspettava quella domanda. Inizia uno dei suoi discorsi contorti che mi hanno sempre affascinato ed anche un pochino eccitata. Non è che stesse rispondendo, ma lo trovavo estremamente buffo nella sua esposizione. Accaldata dall’ottimo rosso ormai terminato, e dal suo evidente imbarazzo, tolgo la magliettina che ho indosso. Non desta attenzione ai miei soliti capezzoli rigidi, ma continua la sua pessima esposizione priva di un minimo di regole sintattiche. Praticamente era un gradino di poco superiore alla balbuzie, cosa non naturale per mio marito. Continua a parlare mentre gioco con il seno, non so se mi sto eccitando per il vino, per ciò che non riusce a dire o per il semplice fatto che ho voglia di sentirmelo dentro. Sfilo anche il mio calzoncino, rimanendo con il mio slip minuscolo. Normalmente, vedendolo così bagnato, non tarda a toglierlo per tuffarsi con la lingua ad assaporare la mia intimità. Con molta attenzione, non interrompendo il suo ragionamento privo di senso, tiro giù la lampo dei suoi pantaloni, i suoi boxer firmati e lo prendo in mano. Via via che lo masturbo il suo ragionamento comincia ad avere un senso, inizio a percepire quanto meno una sua curiosità verso il suo stesso sesso. Il suo membro è di marmo e sono tentata di montare sopra, ma voglio sapere quanto e’ eccitato per questo discorso e fino a che punto. Il mio non è più un semplice preliminare, ma una classica masturbazione riscontrabile in tutti film di genere. Lo sego e lo guardo in viso e poi gli chiedo…
– pensa se fosse un maschietto ora a menartelo…io vi guardo e voi vi toccate. Che dici amore mio riusciresti a venire…?
Sento che la sua eccitazione e alle stelle e mi risponde…
– perché te con una donna non ci sei andata…?
– certo tesoro ma te lo sai che mi piacciono le donne, l’hai sempre saputo. Forse adesso ti piacerebbe che ti segasse un maschietto, magari mentre mi sta togliendo questa voglia….
Non faccio in tempo a terminare la frase, che i suoi schizzi bagnano la mia pancia. Ne bevo un paio per poi pulire tutto il suo arnese.
Mentre lecco le mie labbra, sfilo gli slip apro le gambe di fronte a lui, sollecito il clitoride e un paio di dita dell’altra mano le faccio giocare dentro di me. E’ un attimo raggiungere un paio di orgasmi, per poi godermi il terzo decisamente più profondo.
Non diciamo nulla, appoggio il mio viso sul suo soldatino stanco, lo stuzzico con la lingua ma sembra ferito mortalmente.
Apre un’altra bottiglia e mangiamo delle tartine appetitose. Sto di schiena tra le sue braccia, gioco con il cetriolino con il mio clitoride, sento che qualcosa cresce sulla mia schiena. Mi alzo e dico…
– Torno subito vado in bagno-
Mente faccio la pipi’ mi viene un’idea…esco vado nel nostro guardaroba, rimango per quasi 30 minuti. Penso…si sarà addormentato, vado nel salone e invece… guarda il film giocando con il suo attrezzo.
Mi metto davanti a lui e…
– Accidenti…ma che cosa ti sei messa…?
Indossavo dei jeans attillati, una camicia bianca, la giacca, la cravatta e avevo i capelli legati per farli sembrare cortissimi.
Insomma ero vestita da uomo…un pochino effemminata…ma perfetta
– Buongiorno sono Stefano…che mi offri?
– Ahahahaahah ma dai..
– Sei poco cortese…che mi offri…
– Del vino Stefano…
Bevo il bicchiere offerto da lui e…
– Accidenti si sono macchiati….non potresti aiutarmi?
– Dove Stefano…? Non vedo…
– Proprio qui…
Prendo la sua mano e l’appoggio sulla lampo
– Ma che cosa hai messo…..?
– Messo…e roba mia porco…con la scusa della macchia che fai tocchi…?
In cucina avevo preso una zucchina e l’avevo infilata nei pantaloni, una bella zucchina enorme. Faccio muovere la sua mano sul pantalone, come se palpasse un membro.
– Ti piace sporcaccione…senti come è grosso….lo vuoi vedere…dai tiralo fuori….
Vedo che la mia scena ridicola, l’ha coinvolto….il soldatino di prima è diventato un veterano…
Apre i pantaloni che indosso e spunta la zucchina…la tocca, l’afferra e simula la sega. Il movimento fa sfregare la zucchina sulla mia farfalla.
– Dai maschione prendilo in bocca..
Vedo mio marito simulare un pompino, si infila fino in fondo il vegetale.
– Ti piace ehhh, guarda come me lo pompi….
Mi slaccia i pantaloni, la zucchina cade. La raccoglie, mi spinge sul divano, mi fa mettere carponi e lentamente mi infila la zucchina tra le gambe. Inizio a godere, ripensando alla lunghezza del vegetale. Me la sento in gola, è ben dentro e la muove.
– Tesoro se fossi Stefano…la zucchina sarebbe altrove….
La sfila e piano piano entra nel buchino, fa un po’ male ma sono eccitata. Continuo ad avere orgasmi.
Si siede sul divano monto sopra e riempio anche davanti. Lo cavalco, muovendo e spingendo la zucchina.
Non resiste più, lo sento schizzare dentro di me….Rimango seduta aspettando che inizi a colare sopra di lui…