I miei genitori avevano una casa al mare, nel periodo estivo si trasferivano e rimanevo a casa da sola con mio fratello e mia sorella. Solo per alcuni giorni eravamo precettati e dovevamo andare da loro. Non avevo più voglia di passare parte dell’estate in quella casa e inoltre quell’anno avevo da poco il ragazzo e tutto volevo meno che seguirli ed annoiarmi .
Ad agosto, insieme ai miei fratelli, arriviamo al mare. Mi sono tranquillizzata poiché il mio ragazzo mi raggiungerà tra pochi giorni.
Passo tutto il tempo sotto il sole e ogni tanto mi bagno per rinfrescarmi. Trovo tutto noioso e il mio umore ne risente.
Classico stabilimento familiare, e solito ristorantino vista mare. Non vedo l’ora di tornare a casa. Per fortuna con l’arrivo del mio ragazzo si fa tardi la sera. Con i giorni che passano il gruppo diventa più numeroso e andiamo a ballare nelle classiche discoteche in riva al mare. Ora il soggiorno è piacevole, ma sono infastidita poiché il mio ragazzo, bellissimo, non ha ancora tentato un approccio come dire… deciso. Una sera in discoteca, mi confido con mia sorella e mio fratello. Cercano di consolarmi, anzi a dire il vero mio fratello mi prende in giro. Mia sorella la saggia della famiglia mi consiglia di guardarmi intorno. Questa sera ho eletto mia compagna inseparabile la bottiglia di birra. Non esagerare…dice mia sorella….sbattiti il primo che capita davanti a quel cretino…..dice mio fratello. Per evitare la presa in giro di mio fratello, mi avvicino al bancone e mi siedo su uno sgabello laterale per evitare le luci stroboscopiche, che con l’aumentare delle birre bevute mi danno noia. Prendo un’altra birra e ne bevo un goccio. Si avvicina il mio ragazzo Lucio e bevo un altro sorso, questa volta molto più corposo.
– Stefania dai vieni a ballare…basta birra…
– Si tranquillo…bevo questa e arrivo.
– Senti Stefania per la prossima settimana avrei un’idea….
Comincia ad espormi le sue intenzioni, che in quel momento proprio non mi interessano. Guardo le sue mani che muove mentre parla e non mi capacito che dopo una settimana che è qui ancora non mi abbiano toccato. Sento una leggera spinta…seguita da…- Ohh scusami – un tipo si è seduto accanto, non bado a lui. Ordina un Cuba libre, ma continuo ad ascoltare il mio ragazzo con la sua fantastica idea…
Passa del tempo e sento gli occhi chiudersi, per tenermi sveglia mi muovo sullo sgabello che assomiglia ad un trespolo. Sono già due o tre volte che sbatto le gambe sul tipo del Cuba Libre, che ho sentito chiamare Marco dal barman. A dire il vero sono più interessata ai loro discorsi che non ascoltare il mio ragazzo. Non che siano più interessanti, anzi parla della giovane moglie alle prese con i figli piccoli e si è venuto a bere qualcosa per distrarsi, ma Lucio mi sta decisamente annoiando. All’ennesimo colpo della mia gamba sul tipo di fianco a me, sento la sua mano sul mio pareo. Mi viene da ridere, penso…forse vorrà evitare altri colpi. Ben presto la percezione diventa una reale sensazione, la sua mano sfiora i miei glutei. Mi volto e vedo che il tipo continua tranquillamente a parlare con il barman, ma la tiene appoggiata sul mio pareo. Lucio si parla addosso…sono decisamente infastidita. Mi risistemo sullo sgabello, faccio scivolare il pareo oltre i bordi. Di nuovo sento la mano, ma stavolta sulla mia pelle. Accarezza la coscia, un brivido corre lungo la mia schiena. Sembro interessata al discorso noioso del mio ragazzo, ma in realtà i miei sensi sono rivolti al calore della mano. La sento sotto il costume, mi sta palpando i glutei. Mi avvicino al mio ragazzo, come se volessi ascoltare meglio ma in realtà lascio libera la strada all’altro. Il suo dito massaggia il mio intimo, sto provando piacere. La mia lingua accarezza il collo della bottiglia, ora lo sento dentro la mia carne. Lentamente mi sta masturbando, Lucio non si accorge di nulla e continua a parlare di sciocchezze. Vuole partire con me, per avere due giorni di intenso divertimento e non si rende conto di quello che accade. Sono fradicia tra le gambe, il tipo muove la mano e sto provando un piacere immenso. Non mi volto a guardare, avrei voglia di riempire la mia mano, toccarlo. Sto sudando e Lucio mi dice di smettere di bere…è proprio sciocco. Improvvisamente stringo la bottiglia, serro le labbra e vengo…Lucio si preoccupa, pensa che sto sentendomi male, ma sono scioccata dal mio orgasmo. Mi alzo e decido di andare al mare. Dico a Lucio che preferisco prendere una boccata d’aria da sola. Rimango sulla spiaggia per un pochino. Mi sistemo il costume e tra le gambe è bagnatissimo. Mi sento una puttana ma sorrido. Torno verso la discoteca, passo al buio tra le cabine. Una voce…
– Ehi come stai…
Mi giro ed è lui…con aria indisponente rispondo…
– Bene…mi sono fatta un giro al mare, c’è un porco al bar….
– Evidentemente era piacevole….eri un lago…
– Stronzo….
Mi afferra e mi tira all’interno di una cabina, mi bacia non faccio resistenza. Tocca il mio corpo, la mia mano stringe il suo costume. Lo sento grosso è duro, a malapena riesce a rimanere dentro i boxer. La lingua è nella mia bocca. Sono un torrente in piena. Mi gira e mi sbatte sulla parete della cabina, fa cadere il pareo in terra, sposta gli slip e lo sento dentro. Prende i glutei, mi sta scopando come un animale. Da colpi fortissimi accompagnati dalla sua voce, come un tennista accompagna la racchetta. Offro il mio bacino a lui più che posso.
– Sto venendo…dice
Sento dei getti caldissimi sulla schiena, l’odore mi fa venire ancora.
Tira su i suoi boxer, saluta e se ne va.
Mi rivesto torno in discoteca, Lucio con il sorriso delle occasioni…
-Tesoro andiamo tra gli scogli…
– No… sono stanca…accompagnami a casa.
Usciamo e mentre camminiamo incontriamo il tipo di prima che spinge il passeggino e di fianco una donna dall’aspetto scialbo e…rivolgendomi loro…..
– Buonanotte…aaah Marco grazie per l’aiuto che mi hai dato in cabina prima…
Lucio sorpreso mi guarda….lei guarda il marito e lui guarda in terra….
Io sorrido e mi avvio da sola…