Mi chiamo Sergio, ho 25 anni, sono di media statura, occhi e capelli neri, un fisico normalissimo ed una dotazione non esagerata, anzi, nella media. Da due anni sono fidanzato Paola, una bella ragazza di 22 anni. Alta quanto me, dagli occhi chiari, una quarta taglia di seno ed un culetto da favola, che sormonta due belle gambe lisce e ben tornite. Cira due mesi fa, in piena estate, siamo andati una settimana insieme al mare, in Sardegna. Un bel volo e poi, con un’auto presa a noleggio, abbiamo raggiunto il sud dell’isola. Preso possesso del nostro alloggio, siamo andati in spiaggia e subito io le ho fatto una proposta:
«Amore, perché non ti metti in topless?»
Lei mi ha guardato quasi infastidita.
«Ma sei matto? Mi vergogno: qui ci son tutti quelli del residence.»
Io però ero voglioso ed ho cercato di convincerla.
«Dai, solo per un po’, per vedere quanto interesse riesci a suscitare.»
Conoscendo la vena esibizionista di Paola, cerco di sfruttarla. Alla fine lei ha ceduto e si è tolto il sopra del costume. Subito tre ragazzi, che erano nelle vicinanze, si son messi a fissarla, facendola eccitare. Io mi ero già eccitato appena ho visto che se l’era tolto ed ora, a vederla così desiderata mi ha travolto ancor di più. Lei se n’è accorta e mi ha chiesto se fossi contento.
«Ma non sei geloso?»
Io, in preda alla libidine, le ho sorriso.
«No, amore, a me non dà affatto fastidio! Anzi, la cosa mi eccita molto!»
Lei ha scosso il capo, aggiungendo:
«Sei un porco!»
Poi, stanchi del viaggio e tutto il resto, ce ne siamo andati al nostro alloggio, per organizzarci per la cena. Fatta una bella doccia, lei ha indossato una mini molto corta nera, con dei sandali con il tacco a zeppa, abbastanza alto da farle inarcare il suo bel culo; sopra aveva indossato un top giallo che copriva un reggiseno a fascia. Abbiamo iniziato a girare per il paese, alla ricerca di un posto per cenare, ma era pieno dappertutto. Quando siamo giunti in una pizzeria, il gestore ci ha detto che non aveva posto e, mentre uscivamo dal locale, ci hanno chiamato.
«Ehi, ragazzi, venite: qui c’è posto!»
Ci siamo girati e abbiamo riconosciuto i tre della spiaggia. Guardo Paola e ricevo un suo cenno d’assenso; cosi ci avviciniamo e loro ci fanno un po’ di posto. Subito mettono Paola in mezzo a due, mentre io mi ritrovo dall’altro lato, con il terzo.
Si presentano: Luca, Fabio e Carlo. Io sono con Carlo, mentre Paola è in mezzo a Luca e Fabio. La cena si rivela divertente. Essi sono tre amici che hanno appena finito l’università e si son presi un po’ di respiro. Fra una risata ed una birra, arriva il momento di andare a dormire, ma restiamo d’accordo con loro che ci si vede il giorno dopo, per andare con la nostra auto in giro a trovare spiagge meno affollate. Durante la serata ho notato che Paola spesso faceva dei movimenti un po’ strani ed ho ipotizzato che forse le toccavano le cosce. Infatti, più tardi, nella nostra camera, lei me lo ha confermato.
«Quei maiali mi palpavano le cosce. Ero sul punto di alzarmi e venir via, ma tu, non ti sei accorto di nulla? Domani non mi metto in topless, se ci sono anche loro.»
Io le ho sorriso ed ho messo una mano fra le cosce, trovandola bagnata.
«Sei eccitata! Allora non ti è dispiaciuto sentirti palpare!»
Lei mi è salita sopra e se lo è infilato dentro! Era un lago!
«Sei un porco! Certo che mi sono eccitata! Pero mi scoccia! A te non dà fastidio? Voglio dire: loro ci provano con me e tu te la ridi?»
Ho preso a scoparla forte e le ho detto che, al contrario, mi eccitava.
«Non mi dà fastidio, anzi mi eccita saperti desiderata e, chissà, anche scopata!»
È venuta subito! Si è distesa e me lo ha preso in bocca, gli son venuto in gola subito dopo. Ha ingoiato e poi mi ha baciato.
«Porco! Sei un porco ed anche un aspirante cornuto! Guarda che se mi provochi, io ci vado con loro e poi le corna te le ritrovi tu!»
Mi son sentito al settimo cielo! La mattina dopo, mentre facevamo colazione, sono arrivati i nostri amici e, insieme, siamo andati su una spiaggia che era piuttosto distante da tutte le altre. Giunti in quel posto, abbiamo notato che non c’era quasi nessuno. Dopo un poco, le ho suggerito di mettersi in topless e lei, anche se po’ riluttante, ha aderito. Luca era l’unico dei tre che non era andato a far il bagno e, quando l’ha vista, ha fatto due occhi da orco.
«Wow! Che spettacolo! Che tette! Sei un bel vedere!»
Il mio cazzo è diventato subito duro. Lei mi ha guardato ed ha scosso il capo, poi si è alzata e se n’è andata verso il mare, dove c’erano già Fabio e Carlo. Anche Luca l’ha seguita ed io mi godevo lo spettacolo nel vederla in acqua, con le tette in bella vista. I tre si sono avvicinati ed hanno preso a giocare con lei.
Facevano a gara per starle vicino e la toccavano. Lei fingeva di adirarsi, ma, quando è torna in spiaggia, aveva i capezzoli belli gonfi e duri: chiaro sintomo della sua eccitazione! Ci siamo messi ad asciugarci, quando, d’un tratto, una nuvola molto scura ha coperto il sole.
«Forse è meglio che ce ne torniamo, altrimenti ci becchiamo un forte temporale!»
Il suggerimento di Luca è stato subito accettato da tutti. Appena il tempo di avvicinarci alla macchina, che è venuto giù uno scroscio d’acqua, che ci ha inzuppati tutti. Rapidamente sono arrivato al nostro alloggio, che era il più vicino, e siamo entrati tutti dentro. Paola è andata a far la doccia, mentre noi tre ci siam fatti una birra. Luca mi ha detto che Paola era una gran bella scopata.
«Sei fortunato ad avere una bella fica come lei.»
Io li ho guardati tutti e poi, scherzando, gli ho chiesto:
«Ma voi davvero la scopereste Paola?»
Loro si son dati un’occhiata ed hanno annuito. Allora io gli ho detto che potevano farlo, sempre che lei fosse d’accordo. Appena è uscita dal bagno, io l’ho abbracciata e le ho avanzato una proposta.
«Amore, abbiamo l’occasione di far un gioco molto erotico con loro: facciamoli divertire un po’; mi pacerebbe che ti facessi scopare da loro!»
Lei mi ha guardato non troppo stupita, ma, per salvare un minimo di apparenze, ha protestato in maniera molto blanda.
«Farmi scopare da loro? Ma sei veramente un porco e anche cornuto! Scordatelo!»
Mentre parlava però, mi son messo dietro di lei ed ho preso ad accarezzarla dietro la nuca, che so esser una cosa che la manda subito in tilt.
«Dai, amore, poi ti facciamo un bel regalo tutti e tre!»
Lei ormai illanguidita dalla prospettiva di una bella scopata, ha dato un colpo di coda a me, facendomi impazzire.
«Ok, ma tu dovrai star a guardare! Se ti devo farti cornuto, tu, al massimo, ti seghi e basta!»
Mi è scoppiato il cazzo nei pantaloni!
«Ok, amore, è fantastico! Non vedo l’ora di vederti all’opera!»
Lei ha fatto un sorrisetto e poi se n’è di nuovo andata in bagno. Io son rimasto con loro e li ho istruiti a dovere.
«Ok, allora potrete farle di tutto! Voglio vedere come ve la scopate in tutti i modi possibili, culo compreso. Alla fine, però, le dovete sborrare in bocca. Io resterò qui a guardare come la tratterete da troia!»
Ho visto i loro occhi brillare di una luce sinistra, che, per un attimo, mi ha un po’ impensierito, ma si è subito dissolto. Paola è tonata e, immediatamente, Luca le ha messo il cazzo in bocca.
«Succhia, troia! Adesso ti facciamo capire cosa significa godere!»
Mentre lei succhiava, Fabio l’ha fatta mettere in ginocchio sul letto ed ha appoggiato il cazzo, da dietro, sulla fica, per poi penetrarla di colpo.
«Cazzo, questa vacca è già fradicia!»
Carlo che tra i tre era il più dotato, soprattutto in conferenza, è rimasto un po’ in disparte a guardare e, quando Fabio si è ben posizionato, ha fatto girare e distendere Paola su di lui e, con calma, le è entrato in culo. Io intanto mi stavo segando, mentre quei due godevano della mia ragazza. Paola, ogni tanto, mi guardava con occhi colmi di malizia, mentre ora tutti e tre se la scopavano in ogni buco. La stavano sfondando ed hanno iniziato anche ad insultarmi.
«Guarda, cornuto! Guarda la tua ragazza come scopa con noi. Ti piace veder la tua ragazza chiavata? Adesso te la apriamo ben bene! Vedrai come te la troverai aperta. Bravo Carlo, che le hai aperto bene il culo. Adesso, però, lasciaci godere un po’ anche a noi! Vogliamo inculargliela anche noi, la ragazza!»
Così, a turno, tutti e tre se la sono inculata a fondo e, mentre la sfondavano, continuavano ad insultarmi. Io ci godevo da perfetto maiale.
«Cornuto, guarda come gode a farsi rompere il culo!»
Poi hanno chiesto a Paola se ci provava gusto.
«Ti piace farti fottere da noi? Godi? Ti fanno godere i nostri cazzi? Più di quello del cornuto? Rispondi puttana!»
Paola si è tolta il cazzo dalla bocca e ha risposto un languido “si”.
Luca allora le ha schiaffeggiato i seni e l’ha esortata a parlare più forte.
«Parla più forte, troia! Fa sentire al cornuto quanto ti piace goderti i nostri cazzi!»
«Sì, mi piacciono tanto e me li sto godendo alla grande. Godo! Sì!»
Io mi stavo già segando furiosamente e, nel sentirla, quasi sborro all’istante. La vedevo in balia di quei tre che si chiavavano la mia Paola. Anche loro erano però vicini al piacere. Carlo li ha esortati a venire insieme.
«Ok, ragazzi, adesso le sborriamo tutti in bocca, e tu, cornuto, vieni qui davanti, cosi vedrai bene come se la ingoia tutta, la nostra crema!»
Paola si è messa in ginocchio davanti a loro, che, a giro, le hanno riempito la bocca di crema. Alla vista della bocca di Paola piena di sperma, non ho resistito e ne ho schizzato anch’io una gran quantità. Lei ha ingoiato e pulito i loro cazzi alla perfezione e, poi, anche il mio è finito nella sua bocca per la pulizia finale.
Quando si è alzata, mi ha baciato in bocca, facendomi sentire il sapore della loro sborra e poi, con un sorriso senz’altro sarcastico, ha decretato le nuove condizioni.
«Adesso sei contento, amore?»
Io le ho sorriso ed ho annuito; lei, allora, ha continuato.
«Bene, ne son felice, perché mi son davvero divertita e, da questo momento in poi, a questo gioco non ci rinuncio più!»
Io l’ho abbracciata, baciata e le ho risposto che ne ero molto felice; così per il resto della vacanza, loro se la son scopata in continuazione.
Poi, una volta tornati a casa, abbiamo iniziato a divertirci frequentando siti e locali per scambisti, anche se io resto sempre molto affascinato quando la vedo sfondata da più maschi: è la mia natura di cuckold che ha il sopravvento!