fatto l’ultimo esame della sessione estiva tornammo a casa, finalmente era il momento di staccare un po e tornare a farsi coccolare a casa.
per qualche settimana rimanemmo separati, e io tornai al mio paese.
ovviamente li dovevo tornare ad essere la brava ragazza di buona famiglia fidanzata in casa.
le giornate tra faccende aiutare mia madre mia nonna, vedere le mie amiche insomma vita tranquilla.
la sera eravamo solite uscire nella piazza del paese o magari spostarci in una grossa cittadina lungo la costa.
una sera mio padre aveva organizzato una cena a casa , aveva invitato dei suoi amici.
quel pomeriggio decisi di andare al mare, sola, ovviamente con Grande entusiasmo di Giuseppe che godeva nel sapermi sola ed esposta.
ovviamente non potevo esagerare o osare troppo con costumi troppo spinti.
arrivai in una spiaggia libera , stesi il telo, nonostante il mio costume casto e puro mi accorsi di essere guardata.
pancia in giù e cominciai a messaggiare con Giuseppe…
ovviamente il tema era sempre quello, voleva facessi drizzare cazzi e quei discorsi mi stavano eccitando complice l’astinenza ché andava avanti da giorni.
sentii delle risate , li vicino c’era un percorso per allenarsi, anelli sbarre insomma corpo libero.
fui catturata subito da un ragazzo che si stava allenando, tutto definito, pettorali da urlo addominali scolpiti, una statua …ne parlai con Giuseppe per messaggio che ovviamente godeva e voleva farmi interagire con quel tipo.
tra i muscoli e i discorsi di Giuseppe che mi descriveva come mi immaginava scopata da quel ragazzo mi stavo allagando..
arrivo l’ora di tornare, eccitata, misi il vestitino copri costume e tornai a casa.
tornata a casa ritrovai questi tizi in giardino..
scesi e andai a salutare, notai subito sguardi addosso squadrarmi da testa a piedi.
mio padre ingenuo mi presento a tutti, qualcuno lo conoscevo, giovani , più vecchi, ma sembravano tutti molto interessati alle mie gsmbe e alle mie cosce.
volevo andare a farmi una doccia ma mio padre volle farmi rimanere per farsi aiutare.
mi toccò finire di apparecchiare, costretta a passare di fianco a tutti, con quel copri costume svolazzante costretta ad allungarmi sul tavolo e scavalca sedie, tutti movimenti che mettevano in bella mostra gambe e cosce e tette davanti.
portai una birra ad uno di quelli che conoscevo, più vecchio di mio padre.
mi prese da un braccio ” ah Valeria vieni vieni siediti qui un attimo sulle mie gambe come facevi da piccola’ imbarazzata lo feci cercando di tirare giù il vestitino che saliva, il porco con la scusa comincio a palpare , afferrando le cosce energicamente, sentivo che sotto con il bacino spingeva e avvertito che era Barzotto in erezione.
le mani si facevano audaci parlando di tutt’altro e approfittando del tavolo davanti cerco di aprire le cosce … non sapevo cosa fare, così presi una scusa e mi alzai.
mio padre ingenuamente continuava a parlare ignaro .
poi cominciai a tagliare il pane, un’altro di quei porci si infilò tra la parete dietro di me e me… fingendo di aiutarmi mi piazzò il pacco sul culo spingendo strusciando, praticamente stava per nettermi a 90 sul tavolo e scoparmi.
cominciai a prenderci gusto , in fondo quei porci mi desideravano, erano eccitati per il mio corpo ero al centro dell’attenzione e la cosa cominciava a piacermi.
cominciai a pensare che volevo provocarli e farli segare tutti una volta tornati a casa.
approfittai di un momento di chiacchera per risalire e farmi una doccia.
mi asciugai, misi una gonna di jeans abbastanza corta ché arrivava a metà coscia, un tanga e sopra un top verde con una bretellina sulle spalle, lasciai il seno libero.. un paio di ciabattine e scesi di nuovo .
alla vista di quella mercanzia esposta mi sentii quasi stuprata con gli occhi.
adesso le cosce erano praticamente completamente a disposizione dei loro occhi, e i capezzoli sotto il top in vista.
feci un giro per versare la birra , loro seduti sulla panca si trovavano il mio culo in faccia.
di nuovo il tizio mi fece sedere , stavolta era completamente duro , lo sentivo , ma stavolta lo assecondai mossi il culo come a piazzarlo bene per sentirlo tra le chiappe.. lo sentivo nitidamente spingere, voleva scoparmi e la cosa mi eccitava ..
temporeggiai un po’ poi mi alzai di nuovo
poi torno alla carica l’altro, mi fece sedere anche lui in braccio e mi verso una birra, lui però mise le mani sotto tra il mio culo e le sue gambe, non dissi nulla, sorseggiai la birra , lui stringeva chiappe e cosce, facendosi strada , divaricai le gambe per dargli spazio e gioco, ero bagnata, mi faceva impazzire… voleva entrare sotto la gonna, ero eccitata ma dovevo stare attenta , quel gioco era terribilmente eccitante, li stavo facendo scoppiare, volevo le loro mani addosso, mio padre sembrava non prestare attenzione ed era intento e immerso nelle sue chiacchere , mi feci un pizzico più sguaiata, mi alzai e portai un vassoio nel garage, dietro il tavolo, uno dei tizi mi stava dietro , con la scusa di portarmi l’altro vassoio , mi pianto il pacco, duro da dietro… non opposi resistenza ne ni mi spostai, alzò un po’ la gonna e fece passare il suo uccello duro , lo sentivo bene tra le chiappe premere contro la mia figa…non era grosso ma sicuramente era eccitato, mi eccitava sentite il suo desiderio..
ovviamente capi che aveva campo libero poi ecco che sentii mio padre chiamarmi e riuscii fuori lasciandolo lì.
Andai a sedermi fuori sulla poltrona che avevamo in giardino, mi eccitavano gli sguardi morbosi sulle mie cosce , facendo finta di stare al telefono, non badando alla gonna risalita .
mi misi a letto, non protetti fare a meno di toccarmi, immaginai di essere presa da quei porci maturi e arrapati, di essere montata a turno da tutti …